Spesso mi chiedono se l’abbronzatura condiziona l’esito di una consulenza di armocromia. E oggi voglio rispondere a questa domanda che è tutto altro che banale.
Premetto che preferisco analizzare le clienti quando il loro viso non è abbronzato, per il semplice motivo che l’armocromia prende in considerazione i colori naturali di: occhi, pelle e capelli, ma prende in esame soprattutto il sottotono, ovvero la temperatura.
Il sottotono di una persona, anche se abbronzata non viene modificato. Quindi quando ci esponiamo al sole e ci abbronziamo, il sottotono rimane sempre uguale. Il sovrattono, ovvero la parte che noi vediamo a occhio nudo, che è quella che si abbronza, cambia leggermente di intensità, quindi tende un pochino ad abbronzarsi, di conseguenza si abbassa il contrasto. Questo significa che il mix cromatico tra occhi, pelle e capelli viene leggermente modificato.
Inoltre, non tutti si abbronzano allo stesso modo, c’è chi diventa leggermente dorata, chi invece va a prendere delle colorazioni un pochino più profonde, più nere o color terracotta. Proprio per questo preferisco svolgere la seduta di armocromia su una pelle non abbronzata.
Bisogna specificare che quando una persona si abbronza non cambia palette, e quindi nemmeno sottotono. Bensì può succedere che il doratino che salta fuori durante l’esposizione possa valorizzare meglio alcuni colori di palette o sottogruppi confinanti.
Personalmente preferisco analizzare un viso non abbronzato per una questione di semplicità e veridicità. Fermo restando che la palette colori e il sottotono non andranno a cambiare con l’abbronzatura. Quindi meglio analizzare il viso non abbronzato e senza make up.
Anche il trucco neutralizza tutte quelle discromie che un viso può presentare, quindi le occhiaie, eventuali rossori, macchie e ombre. L’armocromia si fa su un viso completamente naturale perché, durante la seduta, ci saranno dei colori amici che andranno a neutralizzare le discromie, le occhiaie, le macchie e far apparire il viso più luminoso, regalando anche un effetto liftante.
Invece i colori che non sono amici, che quindi non sono indicati per la cliente o il cliente, andranno ad accentuare ancora di più le discromie, le occhiaie. E proprio per questo motivo, abbiamo bisogno di valorizzare il viso neutrale senza colori di copriocchiaie, di fondotinta eccetera, per trovare i giusti colori che da soli lavorano in positivo sul viso.
Il make up deve essere soltanto un valore aggiunto che ci aiuta a valorizzare ancora di più i nostri colori, laddove ce ne fosse l’esigenza, ma deve essere sempre in linea con tutte le caratteristiche cromatiche che saltano fuori durante la consulenza di armocromia.